Richiesta risarcimento danni da ex dipendente: come difendersi

INDICE DELL’ ARTICOLO
– Inizio del podcast
– Il tuo ex dipendente ti ha inviato una richiesta di risarcimento danni
– Il caso di Annalisa: imprenditrice di Treviso
– Chiusura podcast
Ciao e benvenuto su Affari Tuoi, l’appuntamento del venerdì pensato per imprenditori e professionisti che vogliono tutelarsi in modo efficace evitando di prendere una “polizza pacco”. Io sono Luca Turchet, un consulente assicurativo EFFICACE e cacciatore di “polizze pacco”.
Hai scelto se rischiare o assicurare?
Se non sai di cosa parlo, ti consiglio di ascoltare la puntata precedente di questo podcast!
Adesso bando alle ciance e partiamo con l’argomento di oggi:
“Richiesta risarcimento danni da ex dipendente: come difendersi”
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e non sai come difenderti? Niente paura, sono qui apposta per spiegarti come affrontare il problema. Inizio dalla fine. Quando un dipendente o ex dipendente si fa male, l’Inail provvede con l’istruttoria ed eventuale indennizzo. Esistono però una serie di casistiche per cui l’Inail non effettua alcun rimborso, casistiche purtroppo ben più onerose. Sto parlando del danno biologico o danno differenziale che il tuo ex dipendente ha ben 5 anni di tempo per richiedere. Hai capito bene: 5 anni per arrivare sulla tua scrivania, caro datore di lavoro. E infatti sono sempre di più le agenzie di recupero sinistri che operano in questo settore per aiutare il dipendente a recuperare più soldi possibili. Per l’ex dipendente l’occasione è molto, molto allettante: l’agenzia non chiede nessun anticipo e nessun costo, trattenendo semplicemente una parte del danno recupero
Un’opportunità d’oro per l’ex dipendente, anche perché in linea con quanto previsto dalla legge. Per capire come puoi difenderti da una richiesta danni di questo genere, vediamo l’esatta definizione di danno biologico o differenziale. Ecco gli scenari principali:
• Danno morale, sofferenza psichica derivante dal verificarsi dell’evento dannoso
• Danno di natura non patrimoniale, ma lesione dell’integrità fisica della persona
• Danno esistenziale, mancata realizzazione dell’individuo, attraverso la sfera delle relazioni sociali, pratiche di sport, ecc…
• Danno estetico, peggioramento dell’aspetto esteriore
• Danno professionale, demansionamento, dequalificazione a causa del danno subito
Come puoi notare i margini sono veramente ampi: in altre parole, puoi essere messo con le spalle al muro senza nemmeno avere mai sospettato di creare un danno a qualcuno!
La soluzione per evitare di risarcire eventuali danni
In base a quanto scritto finora, la tutela assume un’importanza strategica perché mette al riparo da richieste di risarcimento danni più o meno legittime. Tutelarsi, in concreto, significa stipulare una polizza di tutela legale efficace che in quanto tale deve rispettare i seguenti presupposti:
• Copertura di tutte le spese legali sia civili che penali anche in caso di soccombenza (perdita della causa)
• Possibilità di scegliere l’avvocato, a discrezione dell’imprenditore
• Estensione del pacchetto sicurezza, con la tutela dell’imprenditore nel rispetto del D. LGS. 81/2008 (Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro), del D. LGS. 193/07 (Controlli in materia di igiene e sicurezza alimentare), del D. LGS. 152/06 (Codice dell’ambiente) e del D. LGS. 196/03 (Tutela della privacy)
• Tutela dell’amministratore dell’azienda per le richieste di danni dirette
Il caso di Annalisa, imprenditrice di Treviso:
Risarcire eventuali danni richiesti da ex dipendenti non ha alcuna convenienza, se non per l’ex dipendente. Il caso di Annalisa, imprenditrice di un’azienda metalmeccanica di Treviso, è piuttosto eloquente. Un suo dipendente, lavorando con una pressa, ha subito un grave danno alla mano sinistra dovuto al distacco dello stampo dal macchinario. Pur essendo uno dei primi dipendenti dell’azienda (con 25 anni di onorato servizio alle spalle), e pur essendo stato un dipendente fidato, a distanza di un anno questo personaggio ha richiesto un risarcimento per danno biologico di ben 60.000 euro.

Fortunatamente, grazie alla mia consulenza personalizzata, Annalisa ha potuto beneficiare di un’apposita polizza di tutela legale, che le ha consentito di evitare il versamento dell’indennizzo. Dato che il danno biologico, se confermato, rappresenta un danno liquidabile dalla polizza di responsabilità civile dell’azienda, ti consiglio di verificare innanzitutto se in questo momento la tua polizza prevede appunto la copertura della responsabilità civile. Il sistema più semplice e più veloce per farlo è compilare il form che trovi online nel mio sito. Non sono richieste registrazioni: è un servizio che offro per supportare gli imprenditori e tutelarli da cause e richieste di risarcimento. Approfittane!
Come sempre, adesso tocca a te, se hai dubbi o perplessità, scrivimi e ti risponderò il prima possibile.
Nel mio sito, www.lucaturchet.net
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Ti aspetto alla prossima puntata
Ciao

Luca Turchet
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